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LOVE ZONE

I Pavos Rojos sono un gruppo di persone che si vogliono bene e che assieme fanno qualcosa che amano fare.

Quest’area del sito ospita aneddoti, frasi, immagini che saranno incompresibili ai più, e che nascono da quanto detto sopra (di solito in orari inaccettabili!)...




Che tu non sia una cantante di blues, me lo devi dimostrare!

(Bob, 24 maggio 2023)



- Guarda che ho fatto kung fu: ti posso stendere con un colpo!

- Io non ho fatto arti marziali, ma se ti distendi un colpo te lo darei anch’io volentieri...

(ignoti, 31 luglio 2015)



Lotto continuamente contro il granzo poro che è dentro di me che mi dice “vai a prove”, “stacca la spina”, “alimenta la tua anima suonando” ma Dio Can no rivo!!! I ritmi che sto tenendo sono da Monk strafatto di roba, è una lotta dura, e al momento sono in guerra su troppi fronti. I Pavos per me sono e resteranno una terra amica di pace e libertà. Tornando al discorso musicale, di gente che suona bene, è pieno il mondo ma di gente che suona con le budella in mano non se ne trova più tanta in giro ed i Pavos sono primari di chirurgia.

(Nicoulisse, 12 marzo 2014)



... un succhiotto?! Una tracheotomia!!

(Franz, Muzzana 21 luglio 2013)



Bel sonàr, mi no vedo l’ora da sonàr.

Ma no go gnanca el tempo de no veder l’ora!

(Lo, 21 dicembre 2012)



Franz: - Sei un genio.

Giu: - Sono un cazzone.

Franz: - Sei il Genio Cazzone!

(Sala prove, dopo un’improvvisazione, 5 dicembre 2012)



Menelope CruzMa Thurman

Mi ha detto Giuliano che somiglio a quell’attrice... quella con la “M”... M... M... M... Penelope Cruz!!

(Orzano, 3 novembre 2012)



- Per te farei la danza dei sette veli senza i sette veli...

- Eh? La danza di Biancaneve senza i sette nani?!!

(Orzano, 3 novembre 2012)



Vin fat balâ un neri afroamerican cul nestri funky. Ma si rindéisu cont?!!
Lu ai vidut: al balava!
Soi eccitadon!
Mi a vignut la mastite ta’ balis!

(Bob a Cervignano, 20 ottobre 2012)


Una testimonianza sonora sconvolgente. Un audio-documento unico.
Più drammatico del filmato dell’omicidio di JFK. Perchè il “non vedere” amplifica l’orrore di questi suoni.
Un caso ancora irrisolto: alcuni testimoni accusano la cantante, altri il percussionista, altri ancora parlano di un incidente...
Ascoltate attentamente...

(La Notte In Cui Spararono Al Pianista, a Coderno di Sedegliano, l’11 agosto 2012)





Laura: “Giorgio, cos’hai pensato quando ti han detto che ho preso un chiodo nella ruota della macchina e che quindi saremmo partiti per le ferie con un giorno di ritardo?” (e che quindi non c’erano problemi per il concerto alle Farcadizze, ndr)

Giorgio: “Mi son chiesto che fine han fatto gli altri due chiodi.”

(Lunedì 30 luglio 2012, sulla strada per Jablanac)


“Tu parli come Roberto. Lui è tuo idolo?”

(Branimir Slivka, titolare del ristorante Frankopan (Kralievica), rivolto a Wuk, lunedì 30 luglio 2012, 13:00 circa)



Franz: “Dov’è la piscinetta? Dove i bimbi? l’ombra del sicomoro, Maria coi mojito?”

Fabio: “Dov’è la seconda falange del mio mignolo, dove il mio asciugamano bianco,
dove il benessere che prima di domenica pervadeva faringe, bronchi e duodeno?
Non ci sono più, ma non importa, troppo divertito. Come ve la siete cavata poi?”

(Scambio di sms, lunedì 2 luglio 2012, due giorni dopo il XXVI Toga Party)

“Io sono Siddharta, tu sei Govinda. No, aspetta... tu sei Siddharta ed io Govinda.”

(Fabio a Franz, durante il Toga Party di Buia, 30 giugno 2012)

“Mi scusi, dov’è il sicomoro?”
“Par di là tu vas sigùr a sbati cuintra”

(Dialogo fra Fabio ed un signore togato che pianta una tenda, durante il Toga Party di Buia, 30 giugno 2012)


Innocenza e incontinenza
Una foto da premio Pulitzer:
Innocenza e incontinenza

I Toga Party son così... Mentre una bimba dorme sul prato, dopo una giornata di giochi d’acqua, e l’aria è ancora satura di vapori freschi... un chitarrista un po’ sfuocato sullo sfondo, con la toga fradicia per il bagno in piscina, fa la pipì nell’apposita grondaia!!
Incontinenza alcoolica e di conseguenza urinaria!!
(Buja, 30 giugno 2012)



 pitture rupestri dell'Età Bobolitica (Remanzacco, loc. Cerneglòns)

Pitture rupestri dell’Età Bobolitica, rinvenute a Cerneglòns (Remanzacco, UD) il 16 giugno 2012


“Ma ti... te son mica el Bob?!”

(Agente di PS durante un controllo stradale, S.Giovanni al Natisone, Strada Regionale n. 56, 17 giugno 2012, ore 02:20)


“Che lì, se ti ingropa, ti dà una sdrondenada c’a ti fas zirâ lis uarelis!

Par lâ cun che lì, e rivâ ancja a contentala, ti tocja metiti i panei solârs sul cjapiel!”

(Cerneglòns, 16 giugno 2012)


“Mi ricordi mia nonna. Ma è un complimento, sai?”

(Cerneglòns, 16 giugno 2012)


“Questa qua TI RICORDA TUA NONNA? E allora perchè cazzo tua nonna non è qui, immediatamente, subito...?!”

(Cerneglòns, 16 giugno 2012)


“Fabio Veronella in the house
Scrub the dishes”

(Lo in Sexy MF, Sala Prove, 6 giugno 2012)


“Se suoniamo questo pezzo abbiamo risolto il 90% della musica nera contemporanea”

(Bob alla band, parlando di Sexy MF, Sala Prove, 31 maggio 2012)


“Tu pestis come un quadrupede”

(Mauro a Wuk, Sala Prove, 23 maggio 2012)


“Si visaisu Witney Houston vinç agns fa? Se una cusì mi varés dit c’a mi la dà, jo fos nassût uzel. Mi fos suicidât par tornâ a nassi uzel!!”

(Sala Prove, 7 marzo 2012)



“Perchè Bob non chiude i brani, stasera?”

“Perchè suona girato verso il muro, si vede nello specchio e dice:
fin che questo non molla, non mollo neanch’io!”

(Lo, al Rap di Ue, 3 dicembre 2011)


“Io non mi intendo di musica. Io la faccio.”

(Lo, 10 novembre 2011)


“Voglio presentarvi questa band, perchè non hanno creanza”

(Piero Purini, 9 luglio 2009)


“Io no sai, ma ta i ultims quindiz ains ai un gnarvosòn intor...”
(“Non so cos’è, ma negli ultimi quindici anni sono molto nervoso...”)

(Roberto Spessot, domenica 26 luglio 2009, alle 14:00 circa)


“Non esiste al mondo
una forza
che ci possa togliere
questa cosa, che e’ nostra.
Sono tranquillo”

(Bob, domenica 21 maggio 2007, alle 22:00 circa)


“You listen, and you play”
(”Ascolti. E poi suoni”)

(Miles Davis ad Airto Moreira, 1968)




“I like pin-up girls.
I’m more of a boy than a girl.
I’m not a lesbian, though - not before a sambuca anyway”

(Amy Winehouse)


“Bob è un punk, er Johnny Rotten de noantri”

(Moreno Stringola, 17 giugno 2009)

CHI SIAMO...

Disposti in cerchio, come carte in mano al giocatore. Come una corolla di voci. Come una tribù che rinnova ogni sera il racconto delle proprie origini e della propria storia. Come i semi colorati di una collana africana, i Pavos Rojos si fanno trafiggere ed attraversare dal filo della black music, incatenati e necessari l’uno all’altro. Prima di ogni concerto, la mano che li regge li sparge come dadi, fra il blue del cielo ed il tavolo verde, azzardando il caso e le combinazioni. Tocca poi a loro ritrovarsi e riconoscersi. Ad ogni battito, ad ogni nota sollevare il suono al cielo, come un neonato benedetto.


Aperti al dubbio, ma compatti e solidali come un branco di cani in corsa, ansimano grazie ad un numero imprecisato di sassofoni e di un paio di trombe, pulsano di basso percussioni e batteria, si parlano per mezzo di tastiere e chitarre.

Ubiqui alle Sagre della Bassa e del goriziano, onnipresenti nei bar tenebrosi. Band mutevole nell’organico, ma costante nella riproposizione dei pezzi. Autoterapeuti, ricercatori ossessivi del trance, in fuga circolare e perenne sulla stessa strada. Esecutori di una musica assonnata, dall’andatura greve e dinoccolata, come di treno merci, o di chi combatte con una laboriosa digestione. Musica afroamericana, sicuro, dei più amati Maestri; ma una certa praticaccia del mondo, del nostro mondo detto “latino”, devono di certo avercela. I Pavos Rojos bruciano il Carnevale ad ogni loro concerto, scacciano demoni, dirìmono antiche vertenze.

DA DOVE VENIAMO...

I Pavos nascono nel 2002, con una telefonata di George e Bob a Franz, che si tira dietro immediatamente Mauro, Wuk e Marco Montanar (...come se Bob e George non li conoscessero, figurati!). Mauro, in particolare, conquista la fiducia incondizionata del Bob cucinando un frico magistrale: si crea così l’asse portante, basso-batteria. Ma le prime forme di vita paviche risalgono alla fine degli anni ‘90, presso il laghetto Al Salice di Villesse: si sa che la vita viene dall’acqua. E addirittura gli storici attestano la presenza di Wuk e Franz a casa di Mauro il Basso fin dal 1989: si suonavano i Deep Purple, Le Orme, PFM, Santana... Dei Pavos ancora presenti nell’organico attuale, c’è poi l’ingresso di Nico (2004 o giù di lì) e Fabio nel 2006. La svolta si ha all’inizio del 2007. Con l’arrivo di Laurence, il gruppo si trasforma: da una band di deficienti etilisti, in una band di deficienti etilisti con una gran cantante! Vuoi mettere... L’irresistibile ascesa del gruppo (se non altro numerica) coinvolge Igor e Giuseppe...